- PuntAla
- Servizi e attività
- SistemazioniRESORT
- Offerte
INFO E PRENOTA
Sei in visita per un evento sportivo o per la sola giornata al mare alla scoperta della nostra destinazione?
Scopri come fareSe stai organizzando un soggiorno nella Maremma Toscana o ti trovi a transitare lungo il litorale tra Follonica e Castiglione della Pescaia, non puoi assolutamente perdere i percorsi che hanno trasformato Punta Ala e le Bandite di Scarlino in una meta imperdibile per gli appassionati di mountain bike. In quest'area, compresa tra il litorale tirrenico e le alture che circondano Cala Violina, si estende un sistema di sentieri che unisce terreno impegnativo, tratti scorrevoli e vedute mozzafiato sul mare.
Il sistema di singletrack che si affaccia su Cala Violina presenta una grande diversità: dai tracciati più sfidanti, perfetti per chi ama il gravity, fino a percorsi pensati per chi predilige vallate fluide in stile XC, dove la pedalata diventa parte del piacere. L'area di Pian d'Alma si adatta perfettamente a escursioni sia in modalità Enduro che XC, offrendo sentieri imperdibili e salite pedalabili su entrambi i pendii.
E poi ci sono i tracciati con vista mare: è impossibile rimanere indifferenti quando la discesa si apre sull'azzurro del Tirreno.
Dopo più di 15 anni di attività sul territorio — tour accompagnati, manutenzione, costruzione di percorsi ed esplorazione — abbiamo individuato i 5 sentieri più completi della regione, considerando la varietà del tracciato, la qualità del terreno, il dislivello e lo sviluppo, gli aspetti panoramici e la praticabilità con MTB ed e-MTB.
![]() | ![]() |
Ovviamente, la valutazione di cosa renda un sentiero "da Top 5" può variare da persona a persona: tuttavia, nella nostra esperienza, c'è sempre un elemento che caratterizza i grandi percorsi: al termine della discesa il sorriso è garantito.
Questa rappresenta solo una selezione dei tracciati più rappresentativi, ma il territorio offre ancora moltissimo da scoprire. Se desideri esplorare qualche perla nascosta o approfondire l'esplorazione, puoi unirti alle nostre guide Bibo, Raffaele e Pasquale, prenotare uno shuttle, visitare il nostro shop Punta Ala Trail Center per ricevere consigli sul percorso ideale, oppure seguire le nostre tracce su Komoot.
Con base presso il PuntAla Camp & Resort ti trovi già nel centro della rete sentieristica, pronto a iniziare la tua avventura.
Ecco la nostra Top 5.
Dati tecnici:
Al primo posto non può che trovarsi il 301 – il sentiero emblematico della zona, oltre che uno dei tracciati storici più celebrati della Maremma Toscana. Ha origine dalle cime delle Bandite di Scarlino, una fitta boscaglia di lecci e macchia mediterranea che sovrasta il Golfo di Follonica, per discendere quasi fino al livello del mare.
La sua genesi deriva da un antico sentiero mulattiero abbandonato, riscoperto e tracciato da Thomas Daddi, che lo ha convertito in uno dei percorsi più emblematici dell'area. Nel corso degli anni è stato palcoscenico di diverse competizioni internazionali di enduro MTB e continua a costituire una sfida e un godimento per i ciclisti più esigenti.
![]() | ![]() |
Si tratta di un singletrack diversificato, che alterna sezioni flow, tratti rapidi e segmenti più impegnativi. Il tratto centrale, spesso denominato "super technical", mette alla prova anche i rider più navigati, mentre alcuni brevi strappi in salita interrompono il ritmo prima di lanciarsi nel segmento conclusivo: probabilmente la sezione più fluida e veloce del territorio.
Un recente lavoro di rimodellamento delle linee, realizzato in collaborazione con il team Bagnoli Bike, ha reso il percorso ancora più scorrevole e equilibrato, senza alterarne il carattere tecnico. È un sentiero da "percorrere a tutta", ma che richiede resistenza, tecnica e capacità di interpretazione del terreno.
Dati tecnici:
Inizialmente il sentiero era stato progettato da Filippo "Pippo" Morra e dal gruppo Tronkamacchia, gli stessi che hanno creato la DH1 e numerosi altri trail dell'area Bandite di Scarlino, veri pionieri della scena enduro e downhill in Maremma. Dopo un periodo di trascuratezza, nel 2021 è stato completamente riprogettato e riportato in vita da Maremma Freeride insieme alla nostra guida Davide "Bibo" Brugnoli, che ne ha mantenuto lo spirito originario migliorandone contemporaneamente ritmo e fluidità. In sintesi, è tornato a essere uno dei sentieri più apprezzati e frequentati della zona.
Il nome è già eloquente: Fast&Furious significa velocità e brivido. Breve ma intenso, è tra i percorsi più rapidi e coinvolgenti della Maremma. Parte dal piccolo borgo di Tirli e discende fino a Pian d'Alma, con un tracciato che in alcuni punti costeggia il più celebre trail DH1. Si sviluppa completamente nel bosco, proponendo un mix irresistibile di velocità e tecnica: curve serrate da affrontare con determinazione, brevi strappi che spezzano il ritmo, sezioni in toboga, radici esposte, piccoli salti, onde e drop di modesta entità.
È un percorso adatto a diversi livelli di competenza: i rider esperti possono spingere al massimo e sfruttarne ogni metro per guadagnare velocità, mentre i principianti possono affrontarlo a un ritmo più moderato, imparando a gestire linee e curve. In entrambi i casi, l'effetto è identico: arrivi in fondo con l'adrenalina alle stelle e la sensazione che una discesa non sia mai sufficiente. Fast&Furious è uno di quei percorsi che ti fanno risalire immediatamente per ripeterlo ancora e ancora. Il suo ritmo serrato e la varietà degli elementi tecnici lo rendono un vero "must do" per chiunque visiti la zona.
Dati tecnici:
Il Gagliardo è un sentiero che ti conquista immediatamente: lo si percorre velocemente, quasi istintivamente, ma nasconde anche tratti tecnici che richiedono maggiore attenzione. L'accesso è piacevole, con una pedalata dolce in falso piano attraverso i Boschi della Zinghera, un'area di querce, sughere e sottobosco di macchia mediterranea che appartiene all'area protetta delle Bandite di Scarlino.
![]() | ![]() |
Il tracciato unisce curve morbide con segmenti di terreno compatto in stile dirt, rendendolo abbastanza particolare nel suo genere. Nella parte iniziale prevale la discesa, con qualche radice e pietra a movimentare il fondo, seguita da un tratto pianeggiante con curve e controcurve, piccoli dossi e variazioni di pendenza, fino al collegamento con il sentiero 43. Attenzione alla deviazione a destra: se procedi a tutta velocità rischi di non accorgertene, ma è essenziale per rimanere su Gagliardo e non finire sul sentiero 43.
È un sentiero easy-flowy che sa coinvolgere a più livelli: accessibile e scorrevole per chi desidera un giro tranquillo, ma capace di offrire spunti tecnici per chi ama mettersi alla prova mantenendo un ritmo sostenuto. Gagliardo, per l'appunto!
Dati tecnici:
Il Carbonai è il fratello cadetto del 301, con cui condivide il tratto iniziale. La partenza è dal sentiero 301, a breve distanza dalla Buca della Neve – un'ampia sella incastonata tra i tre rilievi Monte Stella, Monte d'Alma e Poggio Rossino, punto strategico dal punto di vista sentieristico da cui si sviluppano ben sei direzioni.
Dopo circa cinque minuti sul 301, si gira a destra per entrare nel trail Carbonai propriamente detto. Ripulito e rimesso a nuovo quest'anno grazie alla collaborazione tra Bagnoli Bike e Maremma Experience, il sentiero è oggi in ottime condizioni: compatto e con buona tenuta, ma comunque impegnativo nei passaggi stretti tra vegetazione e rocce. Si sviluppa nel fitto della foresta, richiedendo di guidare con precisione e di seguire il ritmo delle curve e della pendenza naturale del terreno.
Il tracciato è principalmente flow, ma alterna passaggi tecnici e un paio di brevi strappetti in salita. Lungo e coinvolgente, conduce fino a Pian d'Alma e richiede un buon livello di tecnica, soprattutto per affrontare i tratti più stretti e complessi.
Il Carbonai esprime il suo meglio se affrontato in combinazione con il 301: insieme costituiscono un itinerario che riassume perfettamente lo spirito dei sentieri di Punta Ala, tra fluidità, tecnica e puro godimento.
Dati tecnici:
The Guardian prende il nome dal luogo in cui inizia: Poggio La Guardia, uno dei due rilievi sopra Cala Violina. Il toponimo deriva dalla sua funzione storica di avamposto difensivo: in passato, questo colle – allora denominato Poggio di Guardia – fungeva da punto di osservazione strategico per segnalare l'arrivo di forze nemiche, specialmente durante i conflitti tra Firenze e Siena nel tardo Medioevo. Il termine poggio richiama la conformazione collinare, mentre la guardia ne sottolinea il ruolo di osservazione e protezione.
![]() | ![]() |
Il sentiero parte proprio da qui, offrendo una vista a 360° sul Golfo di Follonica, sull'Isola d'Elba e, nelle giornate di tramontana, persino fino alla Corsica. Rinnovato quest'anno, è il più esteso dell'area di Cala Violina e uno dei più accessibili, pur comprendendo tratti capaci di coinvolgere anche i rider intermedi.
Il percorso alterna tre sezioni principali in discesa, intervallate da brevi tratti pianeggianti o in leggera salita. Inizia con un segmento veloce e scorrevole, prosegue con curve fluide e passaggi tecnici su roccia, fino a sezioni dove la pendenza può mettere alla prova l'aderenza.
Nella parte conclusiva costeggia e attraversa un canalone per poi seguirne il bordo verso sinistra.
Il sentiero termina a Portiglioni vicino al Parco Avventura Tasso Scatenato, che riconduce rapidamente alla strada principale nei pressi del parcheggio di Cala Violina, rendendolo perfetto sia come discesa singola sia come parte di un giro più esteso.
Cinque sentieri, cinque modalità diverse di vivere la Maremma Toscana in sella: dalla tecnica impegnativa del 301 alla velocità assoluta di Fast&Furious, passando per il flow di Gagliardo, la precisione del Carbonai e le vedute spettacolari di The Guardian. Ciascuno con la sua personalità, tutti con un elemento comune: la capacità di regalarti, al termine della corsa, quel sorriso che va da orecchio a orecchio.
Ora non resta che decidere da dove iniziare… e prepararsi a tornare per sperimentarli tutti.